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La battaglia delle balene su Hyperliquid: alcuni ribaltano la situazione, altri sono ormai fuori gioco

La battaglia delle balene su Hyperliquid: alcuni ribaltano la situazione, altri sono ormai fuori gioco

BitpushBitpush2025/12/10 10:51
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Per:PANews

Autore: Frank, PANews

Titolo originale: Cronache delle balene su Hyperliquid: alcuni si arricchiscono in una notte, altri muoiono per ostinazione

Le balene su Hyperliquid sono diventate il fulcro delle transazioni on-chain. Qui, ogni giorno si assiste a storie di ricchezza improvvisa e di azzeramento totale.

Analizzando in profondità i dati on-chain, queste balene mostrano stili molto diversi: c’è chi, pur avendo grandi capitali, perde costantemente ed è un “indicatore contrario”, chi si nasconde per mesi in attesa di un colpo letale come uno “sniper”, e chi, tramite algoritmi, raccoglie profitti dagli investitori retail ogni secondo come una “macchina fredda”.

I dati hanno tolto il velo di mistero a questi grandi investitori. PANews ha selezionato i cinque indirizzi più rappresentativi su Hyperliquid: tra cui la famosa “Maji Big Brother”, un misterioso insider, un market maker con capitali da miliardi, oltre alle recenti “leggende del riscatto” e “tori testardi”. Attraverso le migliaia di transazioni di questi soggetti, sembra possibile ritrovare anche un po’ di noi stessi in questi ritratti.

Maji Big Brother: vincite come “briciole”, perdite come “crolli”

Parlando di Maji Big Brother, sembra ormai diventato un indicatore contrario del mercato attuale: dalle enormi perdite su Friend.tech fino alle recenti perdite sui futures. Le sue operazioni di trading sono quasi sempre esempi da non seguire per chi lavora o investe nel settore crypto. Ma anche un cattivo esempio è pur sempre un esempio.

Dopo essere entrato nel trading su Hyperliquid, le perdite di Maji Big Brother hanno raggiunto finora i 46,5 milioni di dollari. Nella classifica delle perdite su Hyperliquid è tra i primi posti. Dal suo profilo di trading emerge una tipica caratteristica: alta percentuale di operazioni vincenti, ma basso rapporto rischio/rendimento. La sua percentuale di successo è del 77%, ma il rapporto tra profitti e perdite è di 1:8,6. Inoltre, la durata media delle posizioni vincenti è di 31 ore, mentre quella delle posizioni in perdita arriva a 109 ore. Questo indica che tende a chiudere rapidamente le posizioni in profitto, ma quando subisce perdite preferisce mantenere la posizione fino a perdite ingenti o liquidazione.

In generale, la sua capacità di giudicare i movimenti di breve termine è piuttosto precisa, ma la sua strategia di trading lo porta a rischiare una perdita di 8,6 dollari per ogni dollaro di profitto.

Tuttavia, guardando alle operazioni reali, prima del crollo del mercato dell’11 ottobre, il suo saldo era ancora in profitto di 15 milioni di dollari. Dopo il crollo dell’11 ottobre, a causa della liquidazione di più ordini su XPL e ETH, il suo profitto complessivo si è trasformato in una perdita superiore agli 11 milioni. Successivamente, con ulteriori operazioni, si è allontanato sempre di più dal pareggio.

Analizzando le cause fondamentali delle sue perdite, emergono due difetti fatali.

Primo, è un “toro ostinato”: il 94% delle sue operazioni sono long, solo il 6% sono short. Ha perso 46,88 milioni di dollari sulle posizioni long, mentre ha guadagnato 380.000 dollari sulle short. In un mercato ribassista, questo stile unilaterale è letale. Secondo, media le perdite senza stop loss. In molte delle sue grandi perdite, quando l’ordine era vicino alla liquidazione, la sua prima scelta era aggiungere margine invece di chiudere la posizione. Questo ha portato a perdite sempre maggiori. In sintesi, i profitti di Maji Big Brother sono come “briciole”, le perdite come “crolli”. Dal punto di vista della psicologia del trading, Maji Big Brother mostra evidenti difetti nell’avversione alle perdite, nel rifiuto di ammettere errori e nel concetto di costi sommersi: un esempio da non seguire.

Il “grande insider” short dell’11 ottobre: il cecchino freddo

Se Maji Big Brother è un guerriero sanguigno che spara raffiche a caso, questo grande investitore è un cecchino che si nasconde per giorni per premere il grilletto una sola volta.

La sua frequenza di trading è estremamente bassa: solo 5 operazioni in sei mesi, con una percentuale di successo dell’80% e un profitto di 98,39 milioni di dollari. A differenza di Maji, che continua a depositare fondi, questa balena preleva costantemente.

La sua operazione più famosa è stata l’11 ottobre, quando ha depositato 80 milioni di dollari per shortare BTC, ritirando oltre 92 milioni di dollari di profitto dopo 5 giorni. Dopo questa operazione clamorosa, non si è lasciato prendere la mano, ma ha continuato a mantenere il controllo. Il 20 ottobre ha nuovamente aperto una posizione short guadagnando 6,34 milioni di dollari, mentre l’8 novembre ha subito una piccola perdita di 1,3 milioni su una posizione long, che però è trascurabile rispetto ai profitti precedenti. Attualmente, il suo conto detiene ancora una posizione long su ETH del valore di 269 milioni di dollari, con un profitto latente di circa 17,29 milioni. Dal suo stile di trading, questo investitore, ritenuto un insider, sembra un coccodrillo in agguato: si muove raramente, ma quando lo fa, morde la fetta più grande del mercato e poi si allontana.

Market maker da 1 miliardo di dollari: domina il mercato con gli algoritmi

L’indirizzo 0x5b5d51203a0f9079f8aeb098a6523a13f298c060 è attualmente il più profittevole su Hyperliquid. Se i primi due sono “giocatori d’azzardo” e “cacciatori”, questo è una super balena di livello market maker. Finora, questo indirizzo ha depositato complessivamente 1,11 miliardi di dollari su Hyperliquid e ne ha prelevati 1,16 miliardi. Il profitto latente attuale è di circa 143 milioni di dollari.

La sua caratteristica è aprire prima alcune grandi posizioni di base, ad esempio attualmente detiene posizioni short su ETH e altri token. Poi, tramite algoritmi, aumenta e riduce frequentemente le posizioni per realizzare profitti, ottenendo così due tipi di guadagno: uno dalle posizioni short di tendenza, l’altro dall’arbitraggio ad alta frequenza sulle micro-variazioni di mercato.

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Analizzando più a fondo, non solo il primo indirizzo in classifica adotta questo stile, ma anche il secondo e il terzo sono balene che arbitrano in questo modo.

Prendendo come esempio il secondo indirizzo in classifica, il 51% delle sue operazioni sono ordini pendenti: piazza ordini di acquisto e vendita sopra e sotto il book per sfruttare piccoli movimenti di prezzo. Sebbene ogni operazione sia di piccola entità (solo 733 dollari), in un solo giorno questo indirizzo ha completato 1.394 ordini, accumulando profitti giornalieri di decine di migliaia di dollari.

Tuttavia, questo tipo di operatività delle balene è quasi inutile come riferimento per i retail, perché le balene non solo godono di vantaggi sulle commissioni, ma dispongono anche di programmi quantitativi ad alta velocità e supporto hardware.

Il più profittevole dell’ultima settimana: costanza e progressi graduali

Questo indirizzo in realtà non rientra tra le balene, ma è stato notato da PANews per l’altissimo rendimento dell’ultima settimana.

Per quanto riguarda il capitale, questo indirizzo aveva investito in totale circa 46.000 dollari, apparentemente un normale investitore retail. Dalle operazioni precedenti, fino a fine novembre il saldo continuava a diminuire, con una perdita dell’85%. In questa fase era un tipico perdente, con operazioni caotiche e posizioni ostinate su token minori.

Tuttavia, dopo il 2 dicembre, sembra essere cambiato o aver trovato una sorta di “Santo Graal” del trading: al 9 dicembre, 21 operazioni su 21 vincenti. Ha portato il capitale da 129 dollari a 29.000 dollari, con una crescita esponenziale.

Il 3 dicembre ha aperto una posizione di prova da 1 ETH, guadagnando 37 dollari. Il 5 dicembre, sentendosi più sicuro, ha aumentato la posizione a 5-8 ETH, guadagnando circa 200 dollari per operazione. Il 7 dicembre ha portato la posizione a 20 ETH, con profitti di 1.000 dollari per operazione. L’8 dicembre la posizione è salita a 50-80 ETH, con profitti di 4.000 dollari per operazione. Il 9 dicembre la posizione ha raggiunto 95 ETH, con un profitto di 5.200 dollari per operazione.

Questo è il riassunto delle sue recenti operazioni. Da questo processo, ha apportato alcuni cambiamenti: primo, non opera più su tutto, ma si è concentrato solo su ETH, mentre prima operava su oltre 10 token diversi. Secondo, non mantiene più posizioni in perdita, ma adotta uno stile rapido: la durata media delle posizioni era di 33,76 ore, nell’ultima settimana è scesa a 4,98 ore. Sembra aver abbandonato le posizioni in perdita, passando a chiudere con profitto appena possibile. Terzo, la gestione delle posizioni è passata da caotica a una modalità “rolling”: una tecnica comune per far crescere rapidamente piccoli capitali.

Tuttavia, sebbene i suoi profitti siano aumentati rapidamente, anche la leva è salita. In passato la leva media era 3,89x, recentemente è salita a circa 6,02x. Questo ha aumentato il rischio: al momento della stesura, la sua posizione su ETH ha subito una perdita di oltre 9.000 dollari a causa di un rapido rialzo del mercato, dimezzando quasi i profitti. La curva dei rendimenti è passata da una crescita esponenziale a un crollo improvviso.

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In generale, questo cambiamento di stile lo ha reso più forte, ma anche più vulnerabile. Se riuscirà a recuperare le perdite dipenderà da come gestirà le posizioni in perdita e manterrà l’alta percentuale di successo.

Tori testardi: la tristezza dei long ostinati

Rispetto agli altri trader, questa balena è un convinto sostenitore delle posizioni long, ed è anche una “vittima” di SOL.

Questa balena ha investito complessivamente 236 milioni di dollari, con una percentuale di posizioni long dell’86,32%: su oltre 700 operazioni, 650 erano long. Sulle posizioni long ha perso oltre 5,87 milioni di dollari, mentre sulle short ha guadagnato 189.000 dollari. Sebbene la perdita totale sia superiore a 5 milioni, rispetto al volume totale di oltre 200 milioni, il drawdown (circa 2,4%) è ancora sotto controllo. Tuttavia, il suo problema principale è nella struttura delle posizioni.

La struttura delle sue perdite è molto particolare: quasi tutti i profitti sono stati erosi da SOL. Tra i token su cui ha operato, FARTCOIN e SUI hanno generato profitti superiori a 1 milione di dollari, mentre ETH e BTC hanno portato quasi 1 milione ciascuno. Ma la perdita su SOL in una sola operazione ha raggiunto i 9,48 milioni di dollari. Escludendo la perdita su SOL, sarebbe in realtà un ottimo trader (profitti cumulativi su altri token circa 4 milioni di dollari). Tuttavia, sembra avere una fissazione per SOL, continuando a mantenere posizioni long e venendo ripetutamente colpito dal trend ribassista di SOL.

Dalle sue operazioni possiamo trarre una lezione: anche se hai capitali da centinaia di milioni, se ti affezioni o ti ostini su un token, può facilmente distruggerti, soprattutto se vai contro il trend.

In conclusione, in questo mare profondo dove si intrecciano balene, algoritmi e insider, non esiste un “Santo Graal” infallibile. Per gli investitori comuni, le operazioni di queste balene sono per lo più irripetibili. L’unica cosa che possiamo imparare da loro non è come guadagnare un miliardo di dollari, ma come evitare di diventare un perdente ostinato come Maji Big Brother, e non cercare di sfidare le macchine algoritmiche instancabili con i nostri limitati capitali e velocità.

Rispetta il mercato, segui il trend: forse questa è la lezione più preziosa che il mercato ci lascia.

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Esclusione di responsabilità: il contenuto di questo articolo riflette esclusivamente l’opinione dell’autore e non rappresenta in alcun modo la piattaforma. Questo articolo non deve essere utilizzato come riferimento per prendere decisioni di investimento.

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