Bitcoin in calo: perché questa settimana è cruciale per chiudere il 2025

Bitcoin è appena sceso sotto gli 84.000 dollari, una soglia che solleva interrogativi tra gli investitori. Questo calo avviene in un contesto economico teso, dove le pressioni di vendita e le incertezze macroeconomiche pesano fortemente. Questa settimana si preannuncia decisiva per determinare se il 2025 si chiuderà in rosso o in verde.

Perché Bitcoin sta crollando sotto gli 84.000 dollari?

Bitcoin inizia dicembre 2025 con un brusco calo fino a 84.000 dollari. Un crollo spiegato in parte dalla pressione di vendita esercitata dagli operatori istituzionali di Wall Street. Infatti, dall'apertura dei mercati statunitensi, le vendite massicce hanno accelerato il ribasso, riducendo la liquidità disponibile e amplificando i movimenti di prezzo. Gli investitori, già nervosi, hanno reagito liquidando le proprie posizioni, peggiorando la tendenza al ribasso.

In Asia, i venti contrari macroeconomici hanno giocato un ruolo chiave. L'aumento dei tassi d'interesse in Giappone e le tensioni geopolitiche hanno ridotto la liquidità, creando un ambiente sfavorevole per asset rischiosi come bitcoin. Le liquidazioni a cascata innescate da margin call hanno poi amplificato il calo, trasformando una correzione in un movimento più profondo.

Infine, la fine del “Quantitative Tightening” negli Stati Uniti, sebbene teoricamente dovrebbe favorire gli asset rischiosi, non ha ancora avuto l'effetto atteso su bitcoin. I flussi di capitale restano prudenti e gli investitori attendono segnali più chiari prima di riposizionarsi massicciamente sulle criptovalute.

Quali livelli saranno decisivi per BTC a dicembre 2025?

I livelli di 85.200 e 87.000 dollari sono ora sotto stretta osservazione dopo la caduta di bitcoin a 84.000 dollari. Il primo, 85.200 dollari, rappresenta un supporto critico: se bitcoin non riuscisse a mantenersi sopra questa soglia, una nuova ondata di vendite potrebbe spingere il mercato su nuovi minimi. Al contrario, un rimbalzo sopra questa soglia potrebbe indicare una graduale stabilizzazione.

Il secondo livello, 87.000 dollari, è altrettanto cruciale. Il superamento di questa soglia permetterebbe a bitcoin di ritestare l'apertura settimanale e dare un segnale positivo agli investitori. Occorre quindi restare vigili, poiché una rottura sotto gli 85.200 dollari potrebbe infrangere le speranze di un rimbalzo e prolungare il trend ribassista.

Bitcoin a dicembre: un inizio in calo è di buon auspicio?

Storicamente, dicembre è spesso stato un mese volatile per bitcoin. Nel 2017 e nel 2020, questo periodo è stato caratterizzato da rally spettacolari, mentre nel 2018 e nel 2022 hanno prevalso le correzioni. Per quest'anno, le previsioni per dicembre sono contrastanti. Alcuni analisti, come Ryan Lee di Bitget Research, ritengono che BTC possa salire fino a 100.000 dollari:

Nonostante il ritracciamento, la struttura di fondo rimane costruttiva. Se la Federal Reserve adotterà un tono più accomodante sotto la nuova leadership, le aspettative di tagli dei tassi potrebbero alimentare un nuovo rally, potenzialmente portando bitcoin a 110.000 dollari.

Di conseguenza, Michaël van de Poppe ritiene giustamente che questo calo di bitcoin possa offrire un'opportunità di acquisto a prezzi bassi.

D'altra parte, altri, più pessimisti, temono una prosecuzione della discesa, soprattutto se i livelli chiave non reggono. Il sentimento generale resta quindi misto, tra paura e opportunismo.

Questa settimana è decisiva per bitcoin, con livelli chiave da monitorare e fattori macroeconomici da considerare. Tra opportunità e rischi, dicembre 2025 si preannuncia un mese cruciale per BTC. Bitcoin riuscirà a invertire la tendenza o questo calo annuncia un lungo inverno crypto?