Citi: Prospettive economiche negative degli Stati Uniti sosterranno moderatamente i prezzi dell’oro
Secondo un rapporto di Jinse Finance, Citigroup ha rivisto al rialzo la sua previsione sul prezzo dell’oro a tre mesi, portandola da 3.300 a 3.500 dollari l’oncia, e ha modificato la fascia di oscillazione prevista da 3.100–3.500 a 3.300–3.600 dollari, citando un peggioramento delle prospettive di crescita economica e inflazione negli Stati Uniti. La banca ha dichiarato: “Si prevede che le preoccupazioni riguardo alla crescita economica statunitense e all’inflazione legata ai dazi si intensificheranno nella seconda metà del 2025. Insieme a un indebolimento del dollaro USA, ciò spingerà moderatamente i prezzi dell’oro verso nuovi massimi storici.” Citigroup ha inoltre sottolineato che dati occupazionali statunitensi più deboli nel secondo trimestre del 2025, crescenti dubbi sulla credibilità della Federal Reserve e delle agenzie statistiche statunitensi, e l’aumento dei rischi geopolitici legati al conflitto tra Russia e Ucraina sono tutti fattori che contribuiscono a questa tendenza. Citigroup stima che dalla metà del 2022 la domanda complessiva di oro sia aumentata di oltre un terzo. (Jin10)
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AltroDati: Il totale degli asset della "balena interna che ha aperto short dopo il flash crash del 10/11" è salito a 665 milioni di dollari, con una perdita non realizzata su ETH pari a 15,23 milioni di dollari.
La balena che aveva aperto una posizione long da 230 milioni di dollari ha aumentato la sua esposizione fino a 666 milioni di dollari, attualmente con una perdita non realizzata di 17,1 milioni di dollari.
